La lettura è un bene che entra in famiglia e costruisce bene. Intendo parlare, naturalmente, di buona lettura. La lettura è una pratica che si può insegnare e che, se proposta con le giuste strategie, entra nella vita dei nostri bambini e vi rimane. Può essere che l’ingresso sia posticipato rispeto alla nostra semina, ma se abbiamo seminato lettura, prima o poi raccoglieremo lettori! O, quanto meno, non avremo avversità o indifferenza rispetto alla lettura.
Seminare lettura non è complicato. Richiede dei requisiti, questo è vero. Bisogna possedere alcune tecniche per la semina, avere la costanza, conoscere qualche trucco…e non guasta essere degli appassionati lettori, anche se non è fondamentale, a mio avviso.
I bambini sono spugne curiose, permettetemi questa immagine ultimamente contestata. Intendo dire che hanno sete del bello. La buona lettura è cosa bella! La nostra conoscenza, il nostro immaginario, la nostra crescita…tutto questo può essere alimentato dalla lettura.
In un bambino piccolo, la lettura proposta è sempre fonte di piacere. In questo caso il piacere si trasforma in benessere. Il benessere crea i presupposti per la crescita armonica, la facilita.
Il mondo delle storie, i personaggi avventurosi, le loro peripezie felici e infelici non solo fanno sognare i bambini, ma permettono un confronto con la loro realtà, un non sentirsi soli, un viaggiare dove ogni cosa trova un giusto posto, situazione che nel reale non sempre avviene, perché crescere è più complicato di quanto si possa pensare!
La lettura apre spazi di fantasia, squarci di realtà, stimola i sentimenti, arricchisce di conoscenze…è un mondo senza fine che ci viene offerto dentro le storie.
Per generare un buon lettote è buona cosa seminare la lettura a voce alta. Mi spiego: l’adulto legge, il bambino ascolta. E va fatto subito, dai primi giorni di vita. Questa esperienza è puro piacere e crea un’abitudine sana, un rituale che prevede il libro come presenza viva in famiglia. Qui si deve adottare la costanza: un adulto deve leggere a voce alta al proprio figlio con costanza mantenuta nel tempo.
Nel leggere, l’adulto deve utilizzare dei trucchi, delle strategie che deve imparare informandosi e confrontandosi con specialisti o altri genitori lettori.
Infine un adulto deve proporre la lettura con amore. In questa relazione adulto-libro- bambino, è importante il dono del tempo che il genitore investe per stare con il figlio. Un tempo che diventa relazione costruttiva e che si sostituisce a altri contenitori educativi che entrano sempre più con prepotenza nella vita familiare educando a modo loro i nostri bambini: televisione, videogiochi, cellulari,computer…
La lettura costruisce bene perché attraverso la presenza crea un legame sano. Diventa un bene culturale perché molto si può imparare da un buon libro in fatto di tecniche linguistiche e di arricchimenti lessicali.
Il bene è fatto di cose semplici: un buon libro, un bambino che ascolta, un genitore che legge, una relazione che si consolida, un tempo passato in famiglia…
Buona qualità di vita con i vostri figli!
Mariella Lunardi