Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
29 ottobre 2013 2 29 /10 /ottobre /2013 23:11
Valentina Casarotto ci parla de "il segreto nello sguardo"

Il libro è nato da una forte suggestione. Nel 2003 lavoravo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, e in una fredda domenica di novembre, quando il museo era deserto, mi sono concessa un po’ di tempo per osservare i pastelli di Rosalba Carriera che allora erano esposti in una saletta molto raccolta. Davanti al suo autoritratto intitolato La tragedia, dipinto dalla pittrice ultrasettantenne a ridosso dei suoi ultimi 10 anni di vita, afflitti da altalenante cecità, mi sono commossa al pensiero del dolore provato da un pittore nel perdere il senso più necessario all’esercizio della sua arte. E così ho scritto di getto quello che poi sarebbe divenuto il prologo del romanzo. Lì per lì ero sconcertata e impaurita del compito che mi si presentava, poiché, se ero consapevole che l’invenzione narrativa sarebbe stata libera di spaziare in ogni direzione, la mia formazione di storico mi imponeva una ricostruzione dell’epoca, dei personaggi, e degli intrecci quanto più fedele al vero.

Così, sorretta da numerosi cari amici che mi hanno incoraggiata, ho iniziato la raccolta della bibliografia, la lettura dei carteggi della pittrice, gli studi sul periodo, che si sono protratti un po’ a rilento fino alla celebrazione dei 250 anni della morte nel 2007. Non avevo abbandonato l’impresa, ma come diceva Marguerite Yourcenar, ci sono libri che non dovrebbero esser scritti prima dei quarant’anni. Ed è stato così. Nel 2010 nel breve tempo di otto mesi ho scritto tutto il romanzo, con una facilità che mi ha sorpresa e che mi sorprende tutt’ora..

Per scrivere ho intrecciato fatti della storia d’Europa e della Repubblica di Venezia con la vita della pittrice e di tutta la sua cerchia di conoscenti e committenti, creando una specie di partita a scacchi di cui sapevo già le mosse dei singoli pezzi, e di cui pian piano scoprivo con uno sguardo d’insieme relazioni e interazioni talora anche inedite.

Soprattutto lo studio del carteggio edito della pittrice ha favorito una sua conoscenza direi intima, forse una forte identificazione, e si è riflessa nella parte inventiva del romanzo e nella scelta coinvolgente dell’Io narrante.

Per mia natura sono una persona immaginifica, e quindi mi sono immersa nella visione dei dipinti e incisioni dell’epoca, Canaletto, Bellotto, Guardi, Longhi, Pellegrini, ma soprattutto Watteau, opere che mi offrivano una scenografia perfetta dove rappresentare lo sviluppo narrativo, e che mi favorito una scrittura immediata e precisa.

La scrittura era aiutata anche dall’ascolto di musica del tempo, che è presente in tutto il romanzo nelle molte occasioni di concerto a palazzo. Su tutti spicca il nome di Vivaldi, ma anche i musicisti francesi Marchand, Forqueray, hanno il loro spazio e i tedeschi quali Bach e Hasse.

Il femminile è molto presente nel romanzo, non solo per la scelta della protagonista, ma per precise e documentate circostanze storiche.

Soprattutto nella seconda parte della sua vita Rosalba Carriera vide effettivamente il suo destino incrociarsi con quello di molte donne letterate come Luisa Bergalli, o cantanti famosissime come Faustina Bordoni, o intraprendenti e anticonformiste come Caterina Sagredo Barbarigo. Donne di carattere e di talento che in quel preciso momento storico a più livelli tentavano di affermare quello che si chiamava l’honore e il merito delle donne. In quegli anni si giocavano partite fondamentali per alcuni diritti che oggi noi diamo per scontati come la possibilità di studiare, di accedere non solo all’istruzione ma anche alla professione di letterata. Spero di aver reso in qualche modo l’importanza di quel momento storico e le voci che hanno contribuito a crearlo.

E su tutte la vita di Rosalba Carriera spicca per grande indipendenza e forte affermazione, soprattutto perché realizzata con una modestia e moderazione priva di eccessi, in una linea sottotono che stupisce per efficacia.

Valentina Casarotto e "Il segreto nello sguardo" hanno vinto il Premio Mario Soldati 2012.

Valentina Casarotto e "Il segreto nello sguardo" hanno vinto il Premio Mario Soldati 2012.

Condividi post
Repost0

commenti