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11 febbraio 2013 1 11 /02 /febbraio /2013 14:39

9788804625391-sette-minuti-dopo-la-mezzanotte_carosello_ope.jpgA mezzanotte e sette minuti, né prima né dopo, ecco apparire il mostro. Non è la creatura che Conor si aspettava di vedere, però, e gli fa meno paura del previsto.

Il mostro che appare nei suoi sogni, quello sì che è spaventoso! Ma questo... questo è un albero e... ed è venuto perché, dice, è stato chiamato proprio da lui.

Per fare cosa? Beh, per far affrontare a Conor la verità, perché solo affrontandola saprà riaggiustare alcune cose, scacciando l'incubo che lo tormenta ogni notte.

 

E la verità di Conor è davvero una verità struggente.

Sua madre è malata di cancro e i dolori che la rodono da dentro si fanno sempre più forti e insistenti. Suo papà non c'è, ha una nuova famiglia in America e lo vede pochissimo. E la nonna... beh, la nonna è un po' particolare e più che abbracciarla preferisce evitarla.

Conor non è più il bambino che era prima. Ora è solitario, quasi invisibile. E' spaventato. E ha un mostro che lo va a trovare la notte.

Questo romanzo racconta un frammento di vita di questo ragazzino che deve affrontare un'avventura che nessuno vorrebbe mai iniziare. Rischia di perdere la persona che più ama al mondo e fa di tutto per evitare di pensarci. Ma si può davvero evitare di pensarci?

 

L'autore crea una storia talmente intensa da riuscire a strappare almeno una lacrima anche ai cuori meno sentimentali. Con una scrittura fluida, precisa, priva di orpelli o esagerazioni, costruisce un romanzo toccante e commovente che non può non toccarci nel profondo.

Questa storia è la storia che preghiamo di non dover mai raccontare. E' quella storia che vediamo troppo spesso nelle vite di chi ci circonda. Questa storia è un incubo per colpa del quale preferiamo non andare a dormire.

Questa storia va letta, va sentita e va pianta, perché la verità che scoprirà Conor, è una verità che accomuna tutti noi, in fin dei conti.

Conor non è pronto per scoprirla, e si fa aiutare dal mostro. E noi ci lasciamo aiutare dai nostri, di mostri?

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14 gennaio 2013 1 14 /01 /gennaio /2013 08:47

cloud-atlas.jpg"L'atlante delle nuvole" è un libro... che non ti aspetti.

Non è un romanzo. Ma non è nemmeno una raccolta di racconti. E' piuttosto un genere letterario che sta tra i due, visto che l'intero libro è composto da sei differenti storie che però, in un modo o nell'altro, si intrecciano a formarne una unica. Potremmo definirlo, specialmente per via della struttura, un libro matrioska. Si incomincia leggendo una storia, ma quando si è giunti a metà questa si interrompe, e ne inizia un'altra, e poi un'altra ancora. Solo una volta giunti al cuore del romanzo ci si potrà avventurare verso le conclusioni delle storie già incominciate.

Inoltre, ogni storia è completamente diversa dalle altre, e ognuna è raccontata con un differente stile narrativo. C'è il diario di viaggio, il romanzo epistolare, l'intervista, ecc. In somma, una sorta di esperimento letterario, di esercizio di stile, al servizio di un macrouniverso che ci mostra come le nostre azioni possano avere ripercussioni nel tempo e sulle persone.

 

Cos'avrà mai a che fare un notaio dell'Ottocento, in viaggio su di una nave mercantile, con una sorta di clone della Korea del futuro? E una giornalista in cerca della verità, cosa potrebbe mai centrare con una donna di un futuro post-apocalittico? Sei storie, molti personaggi, una narrazione originale e affascinante e un mondo dove tutto è connesso e le anime viaggiano nel tempo come le nuvole nel cielo.

 

Dal libro è stato tratto anche un film, nelle sale da qualche giorno, interpretato, tra gli altri, da Tom Hanks, Halle Berry, Susan Sarandon e Hugh Grant. Alla regia troviamo Tom Tykwer e i fratelli Wachowski, già creatori della celebre rilogia di Matrix.

 

 


 
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4 dicembre 2012 2 04 /12 /dicembre /2012 10:13

Joanne Harris-Giardino delle pesche e delle roseVianne Rocher è ritornata. La mitica protagonista di Chocolat, libro ormai cult da cui è stato tratto il film con Juliette Binoche e Johnny Depp, è di nuovo in libreria. Joanne Harris ha infatti da poco dato alle stampe la terza avventura della sua eroina preferita, Il giardino delle pesche e delle rose. I fan possono stare tranquilli, questa volta le atmosfere ricordano molto da vicino quel magico primo libro. Se infatti Le scarpe rosse aveva acceso toni molto dark, mostrando dei protagonisti molto scuri, qui si ritorna alle atmosfere di Lansquenet, al profumo della cioccolata e del cibo in genere, a quel rapporto madre-figlia che tanto abbiamo amato. Insomma, un vero e proprio Chocolat 2.

 

In questo nuovo episodio, per la prima volta nella sua vita, Vianne torna sui propri passi. Dopo aver ricevuto una lettera dai morti, decide di recarsi nuovamente a Lansquenet, dove scoprirà che molte cose sono cambiate. Al villaggio, infatti, durante gli ultimi otto anni che lei ha passato a Parigi, è nata e cresciuta una comunità islamica. Tutto era piuttosto idilliaco, all'inizio, ma poi è arrivata lei, una donna in nero, coperta dalla testa ai piedi, che ha portato scompiglio. Vive da sola, con una figlia piccola. Abita dove abitava Vianne. Tutti l'additano e i rapporti tra le due comunità si fanno tesi sotto la sua influenza. Ma cosa nasconde in verità? Come mai al suo passaggio tutti si zittiscono? E, soprattutto, riuscirà Madame Rocher a rimettere le cose a posto? Tutto è diverso, ora. Perfino i suoi amici e i suoi nemici sono diversi. E questa donna in nero, apparentemente tanto simile a lei, si rivela un osso molto duro. Nemmeno il cioccolato riesce nel suo magico intento.

 

Il giardino delle pesche delle rose è un romanzo di cibo, magia e mistero. Racchiude molti degli argomenti cardine del lavoro della Harris, come le differenti culture, i pettegolezzi, le comunità chiuse, gli estremismi religiosi, ma aggiunge una cosa estremamente importante: il cambiamento.

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7 novembre 2012 3 07 /11 /novembre /2012 14:52

libro-segreto.jpgSiamo nel futuro e il mondo come lo conosciamo non esiste più.
La Terra è stata colpita da un'asteroide che ha mandato l'equilibrio del nostro sistema spaziale fuori asse. La vita è quasi totalmente scomparsa e, in una delle uniche due comunità conosciute, sono le donne ad avere il potere. Dedite al culto della Luna, il cui ciclo dura ora appena sette giorni, governano il villaggio secondo una filosofia di non violenza. La loro dea, però, ogni settima notte si avvicina così tanto alla Terra, che queste sacerdotesse devono continuamente pregarla di risparmiarle. Aurora, in particolare, ha il compito di scrivere continuamente il nome di Selene, e mentre svolgerà i suoi doveri, ci racconterà anche la storia sua e della sua gente.

"Il libro segreto delle cose sacre" è un romanzo che, travestendosi da libro post-apocalittico, va a parlarci di alcuni argomenti che toccano molto da vicino la società attuale. La vena femminista che si intravede dalla trama non deve fuorviare, quello che si ha tra le mani non è un romanzo femminista, si tratta piuttosto di una storia che ci parla di potere in generale e che fa riflettere sul rapporto che abbiamo con le religioni.

Punto chiave del libro è però il tema della verità. La verità taciuta, la verità svelata, l'accettazione della verità e la negazione della stessa. La verità e la sua assenza è il binomio che fa da motore all'intero romanzo. Ci si troverà a pensare al concetto di verità in senso ampio, ma ci si dovrà confrontare anche con la verità più personale perché, come ci dimostra "Il libro segreto delle cose sacre", le azioni che scaturiscono dal nostro saper accettare o non accettare la verità, possono cambiare il destino del mondo.

Un libro forte e a tratti disturbante, che usa stratagemmi 'di genere' per parlare di tutti noi.

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19 settembre 2012 3 19 /09 /settembre /2012 10:47

JBarreau.jpgean-Luc, un gallersita parigino, ha un brutto rapporto con le lettere d'amore. Ne aveva scritta una da giovane, ma ne era conseguito un cuore rotto e tanta vergogna, quindi ora non vuole più saperne.

Peccato però che il destino la pensi diversamente. Sarà proprio una lettera d'amore a cambiargli la vita, una bella dichiarazione su carta azzurra scritta da una misteriosa Principessa.

Chi sarà questa donna sconosciuta? Una delle sue artiste di punta? Un ex amante? oppure proprio la ragazzina che lo aveva tanto ferito in passato?

 

 

Con una scrittura deliziosa e frizzante, Nicolas Barreau ci porta tra le strade di Parigi, alla ricerca di una principessa. Curiosi come il protagonista, ci si ritrova a leggere di ogni donna con sospetto e speranza, fino a quando non si scoprirà la verità.

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1 agosto 2012 3 01 /08 /agosto /2012 09:22

Esistono storie venivamo-tutte-per-mare.jpgche non conosciamo. Storie vere, realmente accadute, magari in un passato neanche molto lontano. Eppure non le abbiamo mai sentite.
Per esempio, nessuno ci ha mai raccontato la storia di molte donne giapponesi, partite in massa dalla loro terra natia per andare in spose agli immigrati giapponesi che vivevano in America.
Ora, Julie Otsuka ha deciso di rimediare a questa mancanza, scrivendo un piccolo, ma meraviglioso libricino dal titolo "Venivamo tutte per mare".
In questo romanzo, grazie a una voce narrante corale, che racchiude in sé tutte le donne giapponesi, scopriamo qualcosa di questa vicenda. Viviamo le emozioni di queste ragazze, i loro turbamenti. Condividiamo con loro amori e dolori, arriviamo speranzosi sul suolo americano per veder poi crollare tutti i nostri sogni. Lavoriamo con loro nei campi o nelle ville delle ricche signore borghesi. Partoriamo, alleviamo, scappiamo, cresciamo, tradiamo.
Insieme a loro veniamo considerati potenziali nemici una volta che Pearl Harbour viene attaccata. e con loro scompariamo, per non lasciare più traccia.

Una storia, questa, affascinante e molto dolorosa. Una faccia nascosta della cultura americana recente, che fino ad appena prima della seconda guerra mondiale, trattava questi giapponesi come schiavi, come aveva fatto con 'negri' e  cinesi.
L'autrice riesce a raccontarci tutto questo attraverso una sorta di documentario romanzato, utilizzando una narrazione particolare e fuori dal comune..

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17 luglio 2012 2 17 /07 /luglio /2012 10:57

"La meccanica del cuore" è una fiaba. Sì, perché cosa c'è di meglio di una fiaba, per raccontare l'amore? E proprio come l'amore, questa è una fiaba dolce-amara.

meccanica-cuore.jpgE' la notte più fredda del mondo quando Jack decide di venire al mondo. Fa talmente freddo che al povero neonato si congela il cuore. Fortunatamente per lui, Madeleine, la levatrice e sua madre adottiva, sa cosa fare: applica al piccolo cuore difettoso un orologio a cucù, in modo che ingranaggi e lancette riescano a mantenerlo in vita.
C'è un solo problema: le emozioni potrebbero danneggiare irreparabilmente i meccanismi che fanno pulsare il suo cuore. Ma si può vivere al riparo dalle emozioni? No, specialmente se le emozioni nascono dalla voce d'usignolo di una piccola cantante andalusa, bella e misteriosa.
Chi è quella splendida ragazza? Da dove viene? Jack è disposto a tutto pur di incontrarla e amarla, ma l'amore è tanto dolce quanto doloroso, e nessuno lo può evitare.

Con uno stile fantasioso e ironico, l'autore ci trasporta in un mondo che sembra fantastico, ma che è tremendamente reale. Ci mostra l'amore di una coppia, ma anche l'amore di una madre per un figlio. Ci racconta la crescita di un bambino, che per diventare grande deve scoprirele la felicità e i turbamenti che la vita ci regala.

Gioie e dolori, ingranaggi e canzoni, questi gli ingredienti per una storia magica che ci racconta la vita così come la conosciamo, ossia scandita dai sussulti del cuore.



«Uno, non toccare le lancette.
Due, domina la rabbia.
Tre, non innamorarti, mai e poi mai.
Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi.» 

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